martedì 8 aprile 2014

... indietro nel tempo ...

E' probabile che gli Etruschi (forse non i primi abitanti di questa zona, ma sicuramente coloro che le diedero sviluppo e importanza) per andare verso la pianura, verso quelli che allora si chiamavano Campi Macri (oggi Magreta), non attraversassero il fiume Secchia ma seguissero la strada che ancora oggi da Prignano  arriva fino a Sassuolo. Salendo si capisce subito perchè gli Etruschi, primi veri esteti ed intenditori dell'ambiente, hanno scelto questo luogo come residenza: dolci declivi esposti a sud, uno sguardo che abbraccia panorami stupendi, il monte che a nord impedisce l'arrivo di venti freddi. Anche i romani s'insediarono in queste terre ubertose e da essi derivò il nome dell'attuale paese. Ad attendere il visitatore al centro del paese si trova la bella torre tardo romanica di S. Michele. Non appena il visitatore si spinge nei dintorni incontra borgate e villaggi di grande interesse: Castelvecchio, con i suoi edifici a corte, ricorda ancora gli antichi splendori dell'antica contea. "Le Are", ruderi ancora visibili fra i quali rimane il tronco di una torre che lascia intuire l'esistenza di un castello o un fortilizio (esso compare fra l'elenco degli Edifici Monumentali della Provincia di Modena come torre del XIV sec.). Pescale: in località Strette del Pescale, sopra un breve pianoro di forma allungata, relitto di un terrazzo quaternario naturalmente difeso su tre lati da pareti molto ripide ed accessibili unicamente da sud-est, dalla fine del V-inizi IV- fino alla prima metà del III millennio ebbe vita un abitato costituito da alcune grandi capanne. Oggi risulta fra i più antichi insediamenti dell'uomo in Emilia, è stato oggetto di molte campagne di scavi archeologici, ma sicuramente l'area custodisce tesori ben più importanti di quelli finora scoperti.

(dal portale http://www.portaleditalia.it/italia-new/8-Informazioni-turisti/14-Emilia-Romagna)

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